Emergenza Covid, per "Futuro In" il sindaco D'Alberto fa "polemica" e "terrorismo"

TERAMO – Il gruppo consiliare di “Futuro In” va all’attacco del sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, reo di aver rinunciato al suo ruolo di guida istituzionale della comunità, senza la capacità di organizzare un solo consiglio comunale via internet dall’inizio dell’emergenza, in favore della critica “terroristica” nei confronti della Asl di Teramo e dell’Izs “Caporale”. I consiglieri comunali Mauro Salvi e Franco Fracassa in una nota attaccano il primo cittadino di Teramo, che “nell’emergenza sanitaria mondiale ha purtroppo confermato la sua mancanza di concretezza e l’inadeguatezza”. 

«In piena fase emergenziale il sindaco tuona sugli organi di stampa: “L’emergenza sanitaria potrebbe sfuggirci di mano in poche ore, serve un “risk manager” a causa della carenza di operatività della Asl di Teramo della gestione sanitaria. La direzione sanitaria non ha operato con tempestività…».

«Il sindaco non ha risparmiato critiche neanche nei confronti dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo reo di essere a corto di reagenti per i tamponi e di aver chiuso il giorno di Pasquetta».

«Riteniamo che in una fase in cui tutti gli operatori sanitari stanno lavorando per arginare l’emergenza, il sindaco di Teramo abbia fatto mera polemica politica e terrorismo sul Coronavirus, contribuendo ad alimentare le paure della cittadinanza, senza fornire soluzioni concrete». 

Futuro In fa anche l’elenco di ciò che il sindaco D’Alberto avrebbe potuto fare e non avrebbe fatto durante l’emergenza: procurare le mascherine per le fasce più deboli della popolazione, lo studio della Fase 2 per la ripartenza delle attività cittadine, lo studio della ripartenza delle attività turistiche e di ristorazione, la convocazione di una commissione sanità (mai riunita), un consiglio comunale per via telematica (non se ne tiene uno da mesi).

«Abbiamo sempre ritenuto il sindaco D’Alberto un pavido burocrate, poco attento ai bisogni reali della cittadinanza e tale si è confermato. Le Virtù teramane, però, sono salve, ringraziamo il comune di Teramo per avercelo comunicato».